La veste scivola
e rimango senza difese.
Come una carezza indecisa
sporgo tra cespugli di angosce.
Il potere che ha,
la sua forza di irrompere nelle virtù
e disarmarmi.
I muri oppongono resistenza
ma le unghie come tatuaggi
segnano ogni parte di me.
Una volta, e poi due
e poi ancora.
Non posso smettere di cedere.
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