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lunedì 27 maggio 2013

*


Guardo le mie mani che si muovono
e le dita che scorrono.
Sono una delle cose che più catturano
e ti lasciano lì immobile per ore a fissare,
perché sono sinuose e indomabili le mani.

Le dita tracciano cerchi concentrici
ellissi, onde e veloci brividi salgono
lungo tutto l'arco della schiena.
Così,
di nuovo,
ti trovi tra un sospiro e un sorriso,
tra il voler fuggire dal tocco o rimanere a goderne.
Così,
di nuovo,
cedi alla risata e ai brividi insopportabili.
E poi,
poi ritorni al presente,
a lottare contro quelle mani che sono vuote, ora.

'69

martedì 21 maggio 2013

Prog.


Una chitarra distorta
è tutto ciò che il cuore brama ora.
Vecchia musica
che torna vivida in me
mi abbraccia, mi percuote, mi assaggia.
Lunghe note di cupi colori
tonalità tristi che avvolgono
da troppo, troppo tempo dimenticate.
Rimani con me stanotte,
ascolta il suono della mia vita
fanne parte 
e proteggiamoci dal resto.


Senza titolo

mercoledì 15 maggio 2013

Tourner à l'envers.


C'è che quando ci si avvicina,
a toccare quelle corde più nascoste,
tutto diventa oscuro.
Suono di un violino lontano
sei flebile, atterri la mia genuinità
caduco essere immondo
strazi il mio nero cielo con lampi lucenti.
Non serve darti un nome,
poiché ne possiedi sì troppi
e ancor più nessun volto ti appartiene
giocando con le più improbabili identità.
Non serve che io scriva di te,
giacché ancora non esisti.

Abbraccio

lunedì 13 maggio 2013

Energia


Ginocchia piegate
occhi chiusi
mi appoggio a questa parete
come se avessi droga in vena.
La musica entra dentro
e mi piega al suo, di volere.
Pensieri, maledetti pensieri.
Urlano tutti nella mia testa. 

Disagio.

urgenze.

sabato 11 maggio 2013

Nuda


Dovresti smettere di sorridere.
Perché quando sorridi
tutto prende dannatamente forma.
Ed io, nel mio angolo d'ombra
dove sono stata buttata
senza più pelle indosso,
non sono abituata alla luce del sole.
Vivo nel rancore del ricordo
e non c'è spazio per i colori adesso.


Ancestrale

venerdì 10 maggio 2013

Delicate.


La veste scivola
e rimango senza difese.
Come una carezza indecisa
sporgo tra cespugli di angosce.
Il potere che ha,
la sua forza di irrompere nelle virtù
e disarmarmi.
I muri oppongono resistenza
ma le unghie come tatuaggi
segnano ogni parte di me.
Una volta, e poi due
e poi ancora.
Non posso smettere di cedere.

  White Flag